Vi consiglio un e-book estivo: "Come i mass media sanno ingigantirti la storia" di Grazia Ciavarella

Quest'ano sembra che la bella stagione non voglia proprio arrivare. Piove e fa ancora freddino, ma io non demordo e fingo che sia già in spiaggia con il mio libro estivo sotto l'ombrellone!
Questa volta mi sono lasciata sedurre dall'e-book, che ho letto comodamente dal mio pc tramite un'estensione Adobe reader. 


Abituata a leggere fan-fiction al computer, il passo non è stato molto lungo, nemmeno faticoso. Questo poi è un libro che scorre davvero come un fiume, l'ho finito senza nemmeno accorgermene!  

"COME I MASS MEDIA SANNO INGIGANTIRTI LA STORIA"

Trama:  La crisi economica non risparmia nessuno, neppure Isabella Solari, speaker dell’emittente radiofonica Dimensione Donna. Pessima cuoca e ritardataria, nel suo programma “Risparmio al centesimo” dialoga con i radioascoltatori, dispensando consigli per fare economia.Costretta a sopportare l’altera Blasa Viviana Pérez, il suo capo, dopo due lunghi anni rivede colui che tanto le è stato vicino in passato: Stefano Melis, ora pop star.Cosa succede quando la stampa gonfia il rapporto esistente tra la ragazza sconosciuta e il personaggio famoso? Tra la paura di un licenziamento, sfrontati vicini di casa e trucchi per economizzare, una storia all’insegna dell’ironia.

La protagonista è una moderna Biancaneve che scopre la cattiveria in ogni angolo e si sorprende della credulità di chi non sa o non vuole vedere oltre le apparenze. In questa storia però, la strega cattiva è solo chi, da un altro punto di vista, vede in anteprima la realtà e riesce a sfruttarla per i propri fini.
I classici Disney, di cui il libro è colmo di riferimenti, ci insegnano che esistono i buoni e i cattivi, ma nella realtà essi non sono nettamente distinti, ed è difficile individuarli quando si cambia il punto di vista. E' quello che avviene qui e tali riferimenti rendono più che mai contemporaneo questo racconto e indirizzato prprio alla società moderna, che, bombardata di notizie, perde l'orientamento e diventa credulona, per comodità, quieto vivere o, peggio, per abitudine.

Nonostante il titolo imponente, il racconto di Grazia Ciavarella è una storia leggera, ironica e dallo stile fresco, adatta ad una lettura sotto l'ombrellone. Difatti appartiene al genere letterario Chick-lit, o "letteratura per ragazze", sulla scia dello stile di Sophie Kinsella.

Ma non finisce qui! L'autrice, Grazia Ciavarella, mi ha gentilmente concesso una breve intervista che qui vi riporto!

Partiamo con la domanda più difficile: 3 pregi e 3 difetti!

Pregi: intelligente (come tutti gli esseri umani), riflessiva (a volte troppo), leale (così mi dicono). 
Difetti: impulsiva (quando non voglio saperne di essere riflessiva), orgogliosa (ahi ahi!), un po’ distratta.


Questa è la tua prima pubblicazione con una casa editrice. Immagino che sarai felicissima. Quale è stata la prima parola che hai detto quando hai saputo che saresti stata pubblicata e a chi lo hai detto per primo?

Immagini bene, Chiara! È una sensazione strana e bellissima allo stesso tempo.
La prima parola che ho detto? Nessuna. Una volta sentii il personaggio di Jo March in “Piccole Donne” (ora non ricordo però in quale trasposizione cinematografica del romanzo), esultare con questa frase: “Sono una scrittrice!”, subito dopo la sua prima pubblicazione. In quel mentre mi dissi: “Sarà la prima cosa che dirò anch’io quando mi capiterà. . . se mai dovesse capitarmi”. Quando invece ho ricevuto riscontro positivo da Roberta Gregorio della Chichili, ho fissato incredula la sua e-mail per non so quanto tempo. È stata l’unica cosa che sono riuscita a fare, senza emettere una sillaba.
La mia famiglia è stata la prima a saperlo, seguita a ruota dai miei migliori amici.

Nel tuo racconto ci sono pochi personaggi ma ben descritti a livello caratteriale. Ti sei ispirata a persone reali? Si può dire chi? ;)

Ti ringrazio per questo complimento, davvero. 
L’ispirazione per ogni personaggio, come per ogni altro elemento di una storia, scaturisce sempre dal mio vissuto, inclusa me stessa.
Nei personaggi di questo racconto c’è un po’ di me ovunque. Si potrebbe pensare che ciò sia insolito, eppure è una cosa comune in molti autori, contemporanei e non. Jane Austen, per esempio, in “Orgoglio e Pregiudizio” regalò a Lizzie il suo lato impulsivo e a Jane quello genuino.
Questo succede perché chi scrive, in un certo senso, si analizza. Scrivere, in fondo, è anche una sorta di autoanalisi.
Non mancano, naturalmente, riferimenti a persone che mi circondano. 

La tua grande passione sono i Vampiri vecchio stile (Bram Stoker docet!). Come sei riuscita a passare da uno stile narrativo gotico a uno così leggero?

Assolutamente! Amo il vampiro come figura letteraria da sempre; il vampiro “vero”, come giustamente hai sottolineato. Non è un caso se “Dracula” di Stoker è tra i miei romanzi preferiti.
Il gotico e il chick-lit sono per me due facce della stessa medaglia. 
Il primo rappresenta la mia parte cupa, un po’ decadente, solitaria; il secondo, quella prettamente femminile, scacciapensieri e che sa prendersi in giro.

Cosa c'è sul tuo desktop? Ovvero: cosa stai scrivendo?

A parte trame sparse qua e là, sto rifinendo un chick-lit iniziato l’anno scorso. Contemporaneamente sto lavorando a una storia per i più giovani. La narrativa per ragazzi è un altro campo che mi affascina e non poco.

Ringrazio Grazia, che potete trovare anche qui, e se volete leggere il suo libro lo trovate su ebookizzati in versione pdf leggibile dal pc e su amazon in versione eBook Kindle, per le più tecnologiche. Costa solo 0,99 cent!!!

Ve lo consiglio. Già vi vedo sotto l'ombrellone con il vostro Kindle e un tè freddo nell'altra mano!

Buon lunedì e buona settimana!


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