Dammi mille baci - Catullo, Carme V -
Godiamoci la vita, o Lesbia mia, e i piaceri d'amore;
a tutti i rimproveri dei vecchi, moralisti anche troppo,
non diamo il valore di una lira.
Il sole sì che tramonta e risorge;
noi, quando è tramontata la luce breve della vita,
dobbiamo dormire una sola interminabile notte.
Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento,
e poi ininterrottamente ancora altri mille e altri cento ancora.
Infine, quando ne avremo sommate le molte migliaia,
altereremo i conti o per non tirare il bilancio
o perché qualche maligno non ci possa lanciare il malocchio,
quando sappia l'ammontare dei baci.
A quanto pare questa bellissima poesia sembra aver ispirato Prevért nella sua "I ragazzi che si amano".
Quando si parla di amore non si possono tralasciare i grandi classici e Catullo è davvero il re dell'amore.
Qualcuno ricorderà di averla tradotta tra i banchi di scuola, a me sembra un vero inno all'amore!
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2 commenti:
Studiato, tradotto e sempre adorato!In latino è ancora più bello..come tutte le poesie in lingua originale..(Parere personale,naturalmente!)Ciao!
Grazie del commento. Sono pienamente d'accordo con te, ma il senso di questa poesia è universale!!!
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