Thomas Drimm. La fine del mondo viene di giovedì.



TitoloThomas Drimm. La Fine del Mondo Viene di Giovedì
Autore: Didier Van Cauwelaert
Editore: Fanucci
Pagine: 256
Prezzo: € 9,90







Ho quasi tredici anni, non sono un granché, ma sono in procinto di salvare la Terra. E non semplicemente separando bene i miei rifiuti.”  
Che questo libro mi sarebbe piaciuto, l'ho capito fin dal suo incipit.
Il tema è quello del passaggio della linea d'ombra oltre la quale non si è più un bambino, bensì un uomo. E Thomas Drimm non sarà un uomo comune, bensì un eroe.

La storia si svolge in una società così tecnologicamente avanzata, che quando guarderete Leonardo (il tg di tecnologia su Rai3) vi verrà da ridere: ogni cittadino maggiore di 13 anni ha un chip impiantato nella nuca che controlla e mantiene la stabilità sociale, esiste un unico dio Azzardo, un unico stato ed un solo scopo di vita: giocare e guadagnare denaro che confluisce allo stato. A proteggere la città da improbabili attacchi missilistici ci pensa uno scudo di antimateria.
In seguito alla morte del professor Pictone, l'inventore dello scudo, Thomas sarà costretto a varcare la soglia della maturità in soli 5 giorni. La metamorfosi di Thomas avviene sia a livello fisico che mentale, passando dall'essere un “preadolescente pre-obeso con allucinazioni morbose” fino a diventare un uomo cosciente del proprio potere. Ogni eroe ha i suoi aiutanti e Thomas si avvale di un orso di gommapiuma e una modella, Brenda Logan, l'amore della sua vita.

Thomas mi ha riportato di qualche anno indietro nel tempo, alla mia adolescenza, ai miei problemi legati all'accettazione del corpo, agli scontri generazionali, alla crisi di identità. Magari avessi avuto un mentore del calibro del professor Pictone. Straordinario quest'ultimo: le sue battute pungenti danno a questo giallo tecnologico un aspetto comico. È un mix esplosivo!

Il libro è denso di simbolismi. Tutto è posto in contrapposizione dall'inizio. I genitori di Thomas sono uno l'opposto dell'altro: lei conformista, lui uno spirito libero ribelle che cerca di mantenere in Thomas uno spirito critico vivo. Gli regala un aquilone, unico amico di Thomas, è il simbolo della libertà che resta però legata alla realtà attraverso le cordicelle.
Il peluche è il secondo simbolo che incontriamo: infanzia è il richiamo ovvio , ma a ben vedere è il catalizzatore del cambiamento, concretizzato poi nelle mani di Brenda, che ridipingerà Thomas nella sua nuova veste di eroe.

La scelta dei nomi, rimasti uguali nella traduzione (fatta eccezione per il dio Azzardo che in francese è invece “Maitre du Jeu”, Maestro del gioco), non è affatto casuale.
È Pictone (to picture= scegliere) ad eleggere Thomas come eroe della Potenza della Luce per combattare contro le Potenze della Notte (la società Nox- Noctis). Tali battaglie avvengono spesso nei sogni di Thomas, il cui cognome èil calco dell'inglese “dream”, sogno.

Il libro è un concentrato di suspance e comicità, un puzzle da risolvere insieme al protagonista. Pensato forse per un pubblico di adolescenti ma ritengo adattissimo ad un pubblico adulto, per rivivere con occhi più sereni quel periodo e godersi un giallo comico!

Segnalo il sito internet dedicato al libro: http://www.thomas-drimm.com/
è in francese ma è comprensibile! Nel sito vi è la rappresentazione grafica della città e dei personaggi principali. Divertitevi a vedere se i personaggi sono come ve li eravate immaginati!

Pubblicato anche su: http://youngadult-lit.blogspot.com/

Frasi più belle:


"Allora è questo, l'amore. Questa specie di cosa che assomiglia a un inizio di febbre, quando ti dici che stai per sentirti parecchio male, quando ti dici che stai per sentirti parecchio male, ma che, dall'altro lato, questo ti permette di saltare la scuola. Questa voglia di saltare fino al soffitto e di tornare per terra. Questa sensazione di avere scritto in faccia vergogna e di essere allo stesso tempo il più fiero al mondo."




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